Si terrΓ domani 3 giugno, la rievocazione storica che si svolge a Taranto, promossa e ideata dallβAssociazione Culturale Maria dβEnghien.
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- Ore 18:30
Corteo e spettacolo di sbandieratori e musica a cura del gruppo “ππππ£ππππ§ππ©π€π§π π ππͺπ¨πππ ππ ππ§ππ”
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- Ore 20:00 βLe Villanelleβ πΈ
Concerto musica popolare “πππ§ππ£π©ππ£ππππ€π£” con Cinzia Pizzo (voce, castagnette e danze) – GiΓΉ Di Meo (voce e chitarra) – Mario Azad Donatiello (tamburi a cornice e voce) – Antonello Cafagna (chitarra) - Ore 20:30 βFuoco e Musicaβ Spettacolo di fuoco e giocolerie con πππͺ π½π€ π₯
- Ore 21:00 Replica βFuoco e Musicaβ Spettacolo di fuoco e giocolerie con πππͺ π½π€ π₯
- Ore 21:15 βLe Villanelleβ πΈ
Concerto musica popolare “πππ§ππ£π©ππ£ππππ€π£” con Cinzia Pizzo (voce, castagnette e danze) – GiΓΉ Di Meo (voce e chitarra) – Mario Azad Donatiello (tamburi a cornice e voce) – Antonello Cafagna (chitarra)
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- Ore 18:00 “Oh che bel Castello” π°
Teatro Kamishibai e laboratorio didattico medioevale con πππ£πͺππ‘π π½ππ§πππ§π€ (Ass. Cult. Maria d’Enghien) - Ore 18:45 “2Β° laboratorio
π Prenotazione obbligatoria +39 3703221217
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- Ore 21:30 “Splendor ke doni a tutto ‘l mondo luce”
Concerto di musica medioevale di ππ ππͺπ¨ππππ£π©π con Angela Spinelli (soprano) – Gabriella Russo (arpa diatonica)
Ore 22.45 “Giullare a corte”
Spettacolo di teatro e giocoleria de ππ€ πππͺπ‘π‘ππ§ππππ£π―πππππππ
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- Ore 19,30 βMaria dβEnghien, la storiaβ
Rappresentazione teatrale di “ππ πΎπ€π§π©π πππ‘π‘π ππ₯πππ ππ ππ’π€π‘π” β
con Elena Salis, Andrea Rodi, Enzo Zuffa, Gianni Minichillo Cassetta, Gianfranco Lelli, Elisabetta Garuti, Chiara de Cagna
Spettacolo liberamente ispirato dalle fonti
Scritto e diretto da Manuela Segurini - Ore 21,00 Replica
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- Ore 22:30 βAljamaβ
Antichi canti del Mediterraneo di “πππ§ππͺπ’ ππ§π€ππππ©” πͺ
con Claudio Merico (viella, ribeca, violino, symphonia, rebab arabo andaluso, oud, cori) – Giulia Tripoti (voci, bendir, flauti, saz, symphonia, percussioni, cori, salterio)
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- Ore 18:30 βAlla Corte degli Orsini del Balzoβ πΈ
Rievocazione Medievale a cura dellβ πΌπ¨π¨. πΎπͺπ‘π©. πππ§ππ π’ππ£πππππ£
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- Ore 18,45 “The first book of songs or Ayresβ πΉ di John Dowland Concerto musica classica con πππ ππ€π©ππ§π£πππ€π‘π (Soprano) – πΌπ‘ππ¨π¨ππ£ππ§π πΎπ€π§πππ‘π‘π (piano) – πππ£πππ£π―π€ πππππ (chitarra)
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- Ore 19:30 βBolle senza tempoβ π€Ήββ
Spettacolo di arte di strada di e con π½ππ§πππ§π πΏπ§ππππ - Ore 20:30 Replica βBolle senza tempoβ π€Ήββ
Spettacolo di arte di strada di e con π½ππ§πππ§π πΏπ§ππππ
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- Ore 20:30 “Tempus est jocundum” π»
Canti e Musiche di danza 300’/400′ di “ππ£π¨ππ’ππ‘π πΎπ€π£πππ£π©πͺ𨔠con
Kairi Kosk (canto, organistrum) – Gianluca Milanese (flauti a becco, percussioni) – Angela Lacalamita (salterio, liuto) – Maurizio Ria (viella, quinterna)
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- Ore 17:00 Esposizione gioielli di Erminia Costagliola di Fiore
- Ore 17:30 Live body painting a cura della scuola di estetica Ceas di Taranto e Itaca – Le Botteghe del Borgo Antico
Cenni storici:
Maria D’Enghien fΓΉ giΓ contessa di Lecce a 17 anni. Si sposΓ² prima con Raimondo Orsini del Balzo principe di Taranto e poi con Ladislao D’AngiΓ². Ebbe 4 figli, mecenate di bellezza e combattente agguerrita. Per 20 anni visse all’ombra del primo marito che possedeva feudi in Campania ed in Irpinia con una vasta signoria in Puglia tra Brindisi e Barletta, nei quali territori si svilupparono stupende opere d’arte come la festosa Basilica di Santa Caterina a Galatina e la Guglia di Soleto. Alla sua morte il marito Raimondello lasciΓ Maria e 4 figli a fronteggiare Ladislao I di Napoli, alla conquista delle terre in Puglia. AndΓ² via da Lecce arrivΓ² a Taranto che riteneva una cittΓ piΓΉ sicura e dove avrebbe potuto ricevere piΓΉ aiuti dal mare. Strinse accordi diplomatici con avversari di Ladislao. OrganizzΓ² e preparΓ² l’assedio che Taranto stava per subire. Per difficoltΓ sopraggiunte, accettΓ² la proposta di matrimonio proprio dal Re Ladislao.
Le due precedenti mogli del Re Ladislao ebbero un destino infelice. I Possedimenti di Maria furono inclusi nel Demanio della Corona e fino alla morte di Ladislao Maria risiedette a Castelnuovo, senza grandi influenze sul marito.
Molti ipotizzano una vita in solitudine mentra si parla anche di un periodo in cui rafforzΓ² il suo ingeno, vivendo divertimenti e novitΓ culturali nella vita di corte, imtessendo relazioni con scienziati ed intellettuali prima del suo ritorno a Lecce.
Quando morì Ladislao, sua sorella Giovanna fece imprigionare Maria temendola come rivale per il regno.
Il 15 agosto 1415 un colpo di scena salvΓ² Maria grazie all’arrivo di Giacomo di Borbone. Una volta liberata Maria tornΓ² alla sua amata Lecce. Non aveva ancora compiutoi i 50 anni, la contessa riprese per altri 30 anni ad occuparsi del feudo del quale era stata sempre contessa.
Durante il trentenni di Maria ebbero larga diffusione le arti della tessitura, dell’oreficeria e della scultura. E’ nmolto importante ricordare diversi particolari ma quello che lascia il segno Γ© che ad esempio promosse l’Arte conoscendo il valore evocativo che hanno pittura e architettura sulla storia di una civiltΓ . Fu promotrice del culto latino ne divenne promotrice e a Lecce rafforzΓ² la presenza della Chiesa di Roma nel Sud Italia.
Maria ebbe un lato misterioso, una personalitΓ complessa, eclettica, coraggiosa che diventa un richiamo per apprezzare la sua storia e quella del regno.
S. B.