Siamo stanchi di sentire che non c’e’ confronto e informazione, volendo si può partecipare e comunicare il proprio pensiero pubblicamente. Questo il tema che abbiamo cercato di evidenziare durante il nostro intervento dedicato alle alternative per Taranto durante l’assemblea pubblica del 16/01/2023 in Piazza Immacolata a Taranto: Confronto e informazione, che ha visto la partecipazione per la prima volta insieme di diverse associazioni e liberi cittadini.
Noi di Apulia International Taranto turismo sociale, in quanto operatori di questo settore, abbiamo fatto qualche constatazione sul potenziale sviluppo di attività che sicuramente possono far giungere in un prossimo futuro in maniera graduale a un’economia pulita.
In sessant’anni e’ successo di tutto ma si pò ricominciare decidendo un futuro migliore condiviso come é successo in tante località nel mondo.
La nuova generazione ha preso prima consapevolezza e conoscenza dei dati sanitari che prima non esistevano grazie ai sistemi di comunicazione. A Taranto il valore e lo sviluppo del turismo e i beni culturali é stato rallentato, sottostimato, stroncato e non incentivato come si sarebbe dovuto fare, oggi quindi questo sviluppo dovrebbe viaggiare in parallelo e non fermarsi mai.
Si dovrebbe spingere come già fanno in tante parti del mondo sulle innovazioni, le pari opportunità e su un tanto auspicato sviluppo sostenibile della nostra Regione.
Parlando di comunità i genitori dovrebbero accompagnare ed indicare un giusto percorso ai propri figli,
il senso civico deve essere anche dei cittadini lo sappiamo, ma ci vuole sempre insieme la mano e le volontà politica comunale, regionale, nazionale ed internazionale.
Un bambino tarantino deve avere le stesse possibilità di un coetaneo di altre località.
In Europa e in tante località sono preparati ad accogliere turisti anche disabili, ma Taranto ancora non é una città che ha raggiunto livelli soddisfacenti di ospitalità ed accoglienza e noi appunto chiediamo più attenzioni nei servizi alle amministrazioni, che non ha assessorato ad esempio dedicato solo al turismo.
Ben vengano tutte le nuove iniziative e la possibilità di richiedere i bandi, (spesso non facilmente accessibili) ad esempio in Regione Puglia, finanzieranno il progetto C,Os. T.A., inerente servizi e attività sperimentali per realizzare e potenziare sistemi integrati di accoglienza turistica accessibile, a beneficio di residenti e turisti affinché tutti possano godere pienamente della bellezza del nostro territorio con il contributo del Ministero per le Disabilità.
Con i potenziali bandi in materia di diritto allo svago, con la valorizzazione dei territori e del tempo libero, si potrebbe dare a Taranto il valore aggiunto che serve in una vacanza dedicata allo sviluppo sostenibile che servirebbe a tutti.
L’articolo 24 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani parla anche di “svago” per il lavoratore.
L’articolo 37 della Costituzione Italiana stabilisce che “il l avoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali.
L’Italia è un Paese con una tradizione artistica e culturale millenaria. L’importanza del patrimonio culturale (esistente anche a Taranto) è sancita nella Costituzione.
Noi siamo decisi a partecipare ad azioni di sviluppo per far parte di un sistema, cercando di essere parti attive dedicate alla rimozione di ostacoli che comprimendo i diritti di cittadinanza, limitano di fatto la felicità delle persone.
Sottolieamo alla politica di darci la possibilità di muoverci e far muovere le persone più facilmente in generale, attivando tutti i sistemi di trasporto anche intermodali e non di far fare i giri e i voli pindarici per arrivare nelle varie destinazioni.
I vantaggi delle 45 crociere che arriveranno nella prossima stagione potrebbero e dovrebbero essere condivisi con l’aiuto anche di una nuova politica.
Felici di asserci stati alla presentazione questo é accaduto lo scorso anno durante la presentazione della stagione:
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Felici di asserci stati presenti a questo incontro riservato ai grandi personaggi del settore croceristico:
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Non basta che si lasci il segno del passaggio a Comune e Porto, guardando tutto questo potenziale sviluppo, ci vorrebbe la tanto auspicata apertura verso i cittadini e il territorio, per evitare che si possa dire come e’ successo anche in altre localita’ che quando il turista sul posto consuma poco o quasi nulla, consuma lo stesso il territorio. Comunque i servizi essenziali tipo pulizia, bagni pubblici e segnaletica, (a carico di tutta la comunità) si dovrebbero comunque far trovare sempre funzionanti e aggiornati, se si vogliono accogliere i turisti in maniera ospitale ed essere definiti citta’ accogliente e potenzialmente turistica.
Se un gruppo di persone decide di trascorrere le proprie vacanze a Taranto portando ECONOMIA, ha diritto di ricevere tutta l’accoglienza e l’ospitalità che un territorio riesce ad esprimere, esattamente come noi vorremmo trovare in una località turistica ed esser accolti.
Questo un esempio che noi intendiamo di accoglienza ma si può sicuramente far molto di più e meglio con le collaborazioni anche istituzionali: Dal-messico-un-valore-aggiunto
Le prossime sfide saranno potenzialmente: la stagione turistica crocieristica 2024, il Giubileo 2025 e ci auspichiamo i giochi del mediterraneo 2026.
I viaggiatori avranno sicuramente bisogno di trovare e scegliere luoghi accoglienti ed ospitali, dove spendere il loro tempo, le loro vacanze e il loro denaro. Taranto dovrebbe mettersi in gioco con tutti i mezzi possobili ed immaginabili se vuole innescare un’andamento positivo.
Noi ci siamo e siamo disponibili alle collaborazioni, da soli non si va da nessuna parte, accettiamo allenze, attendendo buone pratiche cittadine, comunali, regionali e nazionali da mettere in campo.
Ora tutta la cittadinanza dovrebbe decidere se far parte di un processo naturale di sviluppo da attori figuranti spettatori o uditori, coinvolgendo la politica a tutti i livelli.
Il mercato ci chiama e noi dobbiamo e dovremmo rispondere con o senza supporti.
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Tutto giusto ed interessante.
La politica però è assente e dobbiamo obbligarla a farsi carico di uno sviluppo turistico all’altezza della bellezza del territorio. Sono capre!