La scorsa estate a Taranto secondo alcuni addetti ai lavori, il dispendio di tante energie ed economie per i grandi eventi, non e’ stato gran che produttivo e percepito dal territorio come economia circolare.
I croceristi ad esempio non possono partecipare ai grandi eventi e alle manifestazioni, perchè le loro escursioni accompagnati o in autonomia, non coincidono con gli orari di diversi eventi.
Gli addetti ai lavori fanno una netta distinzione tra attività culturali e valorizzazione dei beni culturali.
Molti viaggiatori e croceristi giunti fino ad ora di diverse tipologie, in base ad esperienze vissute, non partecipano ad escursioni lunghe, perchè hanno poco tempo e vogliono scoprire l’essenza di un territorio.
Sarebbe opportuno organizzare:
– un sistema di prenotazioni individuando come fare per regolarizzare le persone coinvolte,
– creare accordi con il tessuto locale
Di conseguenza il turista in genere che sia domestico o incoming (famiglie, gruppi, croceristi, ecc……. ) sono e saranno liberi di :
– scegliere il fai da te
– scegliere escursioni che sviluppano un percorso organizzato e ottimizzato nei tempi
Quest’anno ad esempio le navi da crociera attraccheranno anche di domenica !
Sarebbe necessario potenzialmente organizzare l’accoglienza dei turisti con presidi fissi o temporanei, garantendo ove possibile, guide turistiche e accompagnatori anche in lingua, migliorando e creando una giusta segnaletica che ora non esiste o é scarsa.
Nel nostro piccolo noi stiamo facendo ripartire una campagna di iscrizione, per chi volesse condividere e collaborare alle prime timide prenotazioni arrivate da turisti anche dall’altra parte del mondo, che spesso hanno difficoltà a scegliere e comunicare. Ad esempio quando stanno per arrivare in mari non italiani la linea non prende, questo significa ancor di più che gli accordi si devono prendere prima e non all’ultimo minuto.
L’unione potrebbe fare la forza dei vari addetti ai lavori, da soli non si va da nessuna parte e insieme si va più lontano, con il supporto potenzialmente anche delle istituzioni che al momento purtroppo non ci sono, per ascoltare quel che potrebbe servire da chi dovrebbe essere incaricato a creare escursioni e itinerari. Se ci fosse una chiamata alle armi a tutti nel senso buono, si potrebbe verificare chi risponde e chi si rende disponibile, in tal modo il lavoro uscirebbe per tutti anche coinvolgendo gli anziani e il terzo settore, inquesto momento c’e’ bisogno di tutti.
Nei prossimi anni il comune potrebbe impiegare solo come esempio, una piccola parte di quel fondi dedicati ai grandi eventi, dai quei fondi che si recuperano dall’attracco delle imbarcazioni, poi per la prima volta é stata anche istituita la tassa di soggiorno. Considerando che comunque tutti i contribuenti, pagando le tasse per la pulizia e il decoro urbano della città, si dovrebbe fare in modo che i turisti possano dire di aver trovato una località pulita e accogliente.
Per questi e diversi altri motivi è necessario un coordinamento anche con le istituzioni per garantire la pulizia e il decoro urbano della città per il bene comune.
Da considerare anche un altro aspetto che Taranto é una “destinazione emergente” e c’e’ sicuramente bisogno di un aiuto nella comunicazione istituzionale.
Si é raggiunto il + 27% di passeggeri:
da 108810 del 2022
a 138.548 del 2023.
I 72536 che hanno iniziato e finito a Taranto la loro crociera contro i 9886 del 2022, c’è da sottolineare che il tessuto locale spesso non riceve beneficio ed interazione da chi parte da Taranto, perchè c’e’ l’entusiasmo e la fretta della partenza.
Invece quando sono di passaggio, accade che a Taranto a causa di una mancanza di organizzazione, per le guide, per i trasporti , per i negozianti e per l’ hinterland potenzialmente interessato all’economia circolare, non si riesce a produrre in maniera idonea.
È opportuno perseguire obiettivi che rendano la città più accogliente , sicura e pulita
Si rende necessario distribuire eventuali potenziali economie, lavorando su progetti di accoglienza, di buone pratiche,
sul perfezionamento dell’offerta.
In questo modo si amplia la possibilità di far lavorare:
– addetti ai lavori in sofferenza e senza lavoro,
– associazioni del terzo settore,
– il servizio civile.
Ci auspichiamo di essere chiamati da chi preposto un domani per partecipare o solo collaborare ad iniziative che saranno messe in campo. Andremo avanti lo stesso ma insieme si va più lontano e arrivano prima i risultati, in un territorio che ha tanto bisogno di LAVORO
Le problematiche legate al turismo crocieristico non possono essere risolti senza una concertazione fra gli attori interessati. Le compagnie di crociere devono avere il loro interesse economico che a sua volta deve interessare anche gli interessi economici degli operatori turistici della città. Ma in tutto questo deve esserci anche l’interesse degli enti pubblici che devono interessarsi e mediare affinché le soste in porto siano utili a tutti e a tutto il territorio.
Il design di servizi di una città è una cosa molto complessa che come tutti i processi complessi richiede il confronto e l’acuisizioine di diverse esperienze locali e non di tutti gli attori coinvolti nel processe e il più importante attore è la comunità. Perchè la riprogettazione dei servizi avviene per prima cosa per far stare bene la comunità successivamente questa cura comunitaria è un bene che viene offerto anche a chi si accoglie.
Secondo punto importante è la visione comunicativa della città, sicuramente Taranto è una città emergente, ma vuole essere anche una città in transizione con una riconversione economica che deve essere partecipata non calata dall’alto e questo processo deve essere comunicato e raccontato sia agli abitanti che a chi viene accolto in città. Avere quindi un confronto con chi viene dall’esterno (che io non chiamo semplicemente turisti) sulla narrazione dei processi in atto di cambiamento, in questo senso le varie realtà che operano nel turismo dovrebbero aggregarsi su chi ha una visione di fruizione passiva della città (e in questo probabilmente rientra il mercato crocieristico) e quelle attività che vogliono fare rete per narrare una diversa traiettoria di sviluppo di Taranto. Il goal sarebbe coinvincere gli operatori crocieristici ad aderire a questa seconda visione partecipativa e proattiva di turista, ma temo che non sia nelle loro corde poichè sono più orientate verso un turismo “usa e getta” veloce che un giorno potrebbe essere surrogato da esperienze virtuali tranquillamente poichè loro offrono l’esperienza crociera prima ancora che l’esperienza di vivere i luoghi.
Qui allora sta agli operatori del territorio fare una scelta se stare nella comfort zone e di adeguarsi alle richieste di grandi player come le navi da crociera e la loro visione di turismo, o fare rete per offrire esperienze e narrazioni alternative del territorio di Taranto, della sua trasformazione, della sua transizione. Personalmente mi concentrerei sulla riprogettazione di una città a misura di bambino e accogliente verso i diversamente abili, illustrando in città vecchia non solo le chiese e i monumenti ma i percorsi di rigenerazione urbana e sociale.
Grazie noi faremo tesoro dei Vostri consigli