UN CAMBIAMENTO EPOCALE CHE ARRIVA

Stiamo vivendo un cambiamento epocale, come capita a tutte le generazioni. Una rivoluzione economica e sociale nella quale l’Italia da diversi anni sta perdendo i punti di riferimento “cioè le menti” del suo futuro.
Oggi dedichiamo ai ragazzi, provenienti da Oria, in visita al Museo Archeologico Martà , una pagina su questo portale con l’auspicio che sempre in maggior numero si appassionino alle eccellenze locali.
Taranto nella Regione Puglia é il fulcro del Mar Jonio, si sta inseguendo il sogno della diminuzione inerente la dipendenza industriale che comunque nel tempo si relizzerà naturalmente.
Taranto é bella: ci sono soffi di divinità che percorrono tutto il territorio, pensiamo alle cose positive che ci contraddistinguono.
Oggi con tre guide di diverse associazioni, Alessandro, Elisa e Stefania sono stati accolti , accompagnati e guidati i ragazzi alla scoperta di uno dei musei più importanti al mondo. Noi di Apulia International Taranto turismo sociale, con tanti buoni auspici in merito alla nuova sovraintendenza, ringraziamo la scuola, il dirigente, le professoresse che hanno portato a Taranto due classi di terza media con grande dedizione, compostezza ed educazione, alla base delle decisioni dei percorsi futuri di studio. Il passato per noi costituisce esperienze, vogliamo vivere nel presente e programmare il futuro.
Come facciamo spesso con gruppi di turisti che ci vengono a conoscere dall’altra parte del mondo, oggi parliamo quindi dei ragazzi della scuola che oggi ci hanno scelto per indicare loro una conoscenza maggiore, collegata ad uno sviluppo sostenibile dedicato anche e soprattutto ai beni culturali, all’arte, l’archeologia e la storia.

Ricordiamo che il 23 marzo scade il concorso Eplibriamoci dell’Ente al quale siamo affiliati Epli Puglia, dedicato proprio ai ragazzi di terza media pugliesi, comunichiamo che il vincitore pugliese sarà invitato al Senato della Repubblica e vincerà un premio di 1000 €.


FERROVIE DELLO STATO DIETROFRONT

Per il momento dietrofront Trenitalia perchè
le nuove regole sui bagagli a bordo delle Frecce non entrano più in vigore
Al momento niente nuove regole e limitazioni sui bagagli da portare a bordo delle Frecce. Il 6 marzo ci sarà un confronto con le associazioni dei consumatori

BTM A BARI E SIAMO PURE QUI

Nelle fiere di questo genere a seguito di diverse partecipazione fieristiche, possiamo dire che nel nostro caso bisogna essere dinamici, seguire i momenti formativi e fare tante public relation, altrimenti che senso ha partecipare?

Noi siamo quelli che vogliono rilanciare un’ economia pulita a differenza di tanti assenti che parlano parlano e vogliono in verità rilanciare altro senza voler conoscere o riconoscere quello che potrebbe essere il pil e l’ indotto nel turismo.
Che bello l’evento inerente il: facciamo un pò più di narrazione potentissima dei nostri territori.


ALLA SCOPERTA DI TARANTO DALLA TERRA AL MARE

Passeggiata e navigazione mare e terra un connubio sempre vincente per scoprire in una giornata o una mezza giornata le bellezze del territorio. La Partenza a terra sarà alle colonne doriche poi ci sarà accompagnamento verso punti salienti e di rilevanza del centro storico per poi iniziare l’imbarco con la navigazione lato esterno e interno di città vecchia.
Si possono realizzare attività di pesca sportiva e soste bagno sia in acqua bassa che in acqua alta. Musica e divertimento a bordo, possibilità di organizzare pranzi o cene con il consumo del pasto anche a bordo dell’imbarcazione.
La visita a terra si può organizzare prima o dopo la navigazione passando a piedi da punti salienti del borgo di Taranto come il Castello Aragonese, la Cattedrale di San Cataldo , il ponte girevole e non solo.
Il primo giro di quest’anno dedicato alla nuova stagiorne si realizzerà il 25 marzo. Ricordiamo che si potranno accogliere diversamente abili anche in carrozzina.
Ci sono sempre pochi posti in base alle imbarcazioni, affrettateVi a chiamare il prossimo giro sarà con possibilità di pranzo e /o aperitivo a bordo. Chiamate il numero indicato per richiedere le disponibilità al 3792559474




A CASA DEL MAESTRO PORTACCI

Quando le persone vogliono parlare ed hanno tanto da dire, devono farlo come ha fatto il maestro, i modi e i mezzi si trovano…
Onorati di esser stati ospitati a casa Portacci

Nel nostro lavoro, la mia missione e quella delle organizzazioni che rappresento e’ anche la valorizzazione delle persone e dei luoghi.
Questa mattina abbiamo scelto di dedicarci ad un nostro concittadino che non ha potuto raggiungerci, tutte le volte che c’e’ una missione da compiere noi la portiamo a termine… prossimamente sui nostri schermi.
Il maestro in pochi secondi ha sintetizzato la situazione…

Ci piace poter dire di esser stati invitati un’ altra volta a casa del maestro, in occasione di una sua prossima pubblicazione.
S. B.


TURISTI ACCOMPAGNATI O FAI DA TE?

La scorsa estate a Taranto secondo alcuni addetti ai lavori, il dispendio di tante energie ed economie per i grandi eventi, non e’ stato gran che produttivo e percepito dal territorio come economia circolare.
I croceristi ad esempio non possono partecipare ai grandi eventi e alle manifestazioni, perchè le loro escursioni accompagnati o in autonomia, non coincidono con gli orari di diversi eventi.
Gli addetti ai lavori fanno una netta distinzione tra attività culturali e valorizzazione dei beni culturali.

Molti viaggiatori e croceristi giunti fino ad ora di diverse tipologie, in base ad esperienze vissute, non partecipano ad escursioni lunghe, perchè hanno poco tempo e vogliono scoprire l’essenza di un territorio.
Sarebbe opportuno organizzare:
– un sistema di prenotazioni individuando come fare per regolarizzare le persone coinvolte,
– creare accordi con il tessuto locale

Di conseguenza il turista in genere che sia domestico o incoming (famiglie, gruppi, croceristi, ecc……. ) sono e saranno liberi di :
– scegliere il fai da te 
– scegliere escursioni che sviluppano un percorso organizzato e ottimizzato nei tempi

Quest’anno ad esempio le navi da crociera attraccheranno anche di domenica !
Sarebbe necessario potenzialmente organizzare l’accoglienza dei turisti con presidi fissi o temporanei, garantendo ove possibile, guide turistiche e accompagnatori anche in lingua, migliorando e creando una giusta segnaletica che ora non esiste o é scarsa.

Nel nostro piccolo noi stiamo facendo ripartire una campagna di iscrizione, per chi volesse condividere e collaborare alle prime timide prenotazioni arrivate da turisti anche dall’altra parte del mondo, che spesso hanno difficoltà a scegliere e comunicare. Ad esempio quando stanno per arrivare in mari non italiani la linea non prende, questo significa ancor di più che gli accordi si devono prendere prima e non all’ultimo minuto.

L’unione potrebbe fare la forza dei vari addetti ai lavori, da soli non si va da nessuna parte e insieme si va più lontano, con il supporto potenzialmente anche delle istituzioni che al momento purtroppo non ci sono, per ascoltare quel che potrebbe servire da chi dovrebbe essere incaricato a creare escursioni e itinerari. Se ci fosse una chiamata alle armi a tutti nel senso buono, si potrebbe verificare chi risponde e chi si rende disponibile, in tal modo il lavoro uscirebbe per tutti anche coinvolgendo gli anziani e il terzo settore, inquesto momento c’e’ bisogno di tutti.
Nei prossimi anni il comune potrebbe impiegare solo come esempio, una piccola parte di quel fondi dedicati ai grandi eventi, dai quei fondi che si recuperano dall’attracco delle imbarcazioni, poi per la prima volta é stata anche istituita la tassa di soggiorno. Considerando che comunque tutti i contribuenti, pagando le tasse per la pulizia e il decoro urbano della città, si dovrebbe fare in modo che i turisti possano dire di aver trovato una località pulita e  accogliente.

Per questi e diversi altri motivi è necessario un coordinamento anche con le istituzioni per garantire la pulizia e il decoro urbano della città per il bene comune.
Da considerare anche un altro aspetto che Taranto é una “destinazione emergente” e c’e’ sicuramente bisogno di un aiuto nella comunicazione istituzionale.
Si é raggiunto il + 27% di passeggeri:
da 108810 del 2022
a 138.548 del 2023.
I 72536 che hanno iniziato  e finito a Taranto  la loro crociera contro i 9886 del 2022, c’è da sottolineare che il tessuto locale spesso non riceve beneficio ed interazione da chi parte da Taranto, perchè c’e’ l’entusiasmo e la fretta della partenza.
Invece quando sono di passaggio, accade che a Taranto a causa di una mancanza di organizzazione, per le guide, per i trasporti , per i negozianti e per l’ hinterland potenzialmente interessato all’economia circolare, non si riesce a produrre in maniera idonea.
È opportuno perseguire obiettivi che rendano la città più accogliente , sicura e pulita
Si rende necessario distribuire eventuali potenziali economie, lavorando su progetti di accoglienza, di buone pratiche,
sul perfezionamento dell’offerta.
In questo modo si amplia la possibilità di far lavorare:
– addetti ai lavori in sofferenza e senza lavoro,
– associazioni del terzo settore,
– il servizio civile.
Ci auspichiamo di essere chiamati da chi preposto un domani per partecipare o solo collaborare ad iniziative che saranno messe in campo. Andremo avanti lo stesso ma insieme si va più lontano e arrivano prima i risultati, in un territorio che ha tanto bisogno di LAVORO

BUONI AUSPICI PER IL NUOVO ANNO

In Italia ritornano gli stranieri avanzano le presenze del 2023 oltre 445 milioni.
Per la prima volta sono stati superati i livelli pre Covid, del 2019, quando le presenze erano state 436 milioni. Il ministro Santanché: «Buon auspicio per il nuovo anno»
COME SOTTOLINEA il Sole24 ORE

Secondo il bilancio del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, le presenze nelle strutture ricettive sono 445,3 milioni, in aumento dell’ 8,1% rispetto allo scorso anno, ma anche rispetto al periodo pre pandemico quando le presenze turistiche erano state 436,7 milioni, ossia 8,6 milioni in meno. Il ministro del Turismo Daniela Santanchè si esprime e dice che le stime sulla chiusura del 2023 che vedono il recupero del comparto sembrerebbe aver superato i livelli pre-pandemia per iniziare l’anno nel migliore dei modi. Si dovrebbe quindi continuare ad investire di più nel settore che rappresenta un forte traino per l’economia nazionale. Gli investimenti dovrebbero vertire sulla destagionalizzazione, la digitalizzazione, la formazione e la qualità dell’intera industria turistica.

I turisti in visita nel nostro Paese tornano su livelli superiori rispetto al 2019 e al periodo pre Covid. Secondo il bilancio del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, le presenze nelle strutture ricettive sono 445,3 milioni, in aumento dell’ 8,1% rispetto allo scorso anno, ma anche rispetto al periodo pre pandemico quando le presenze turistiche erano state 436,7 milioni, ossia 8,6 milioni in meno. Questo dovrebbe indurci (anche a Taranto e in Puglia) ad investire sempre di più nel settore che rappresenta un forte traino per l’economia nazionale.

Il ritorno degli stranieri

A trainare il buon andamento del settore sono soprattutto gli stranieri che hanno contribuito in modo determinante al sorpasso sul 2019: le presenze estere segnano il +13,7% sul 2022 e in valori assoluti si attestano a oltre 228,5 milioni (220,6 milioni nel 2019). Più debole il rafforzamento del mercato italiano, che segna un aumento del +2,8% sullo scorso anno, per un totale di 216,8 milioni di pernottamenti (216 milioni nel 2019).

Innanzitutto per verificare le parole di Urso che ad Agosto scorso disse: bisogna prima chiarire che cosa significa l’espressione “trainare l’economia”, usata spesso dai politici per rimarcare l’importanza di un settore economico. Questa espressione non ha una definizione tecnica precisa e può essere interpretata in almeno due modi:
1- un settore può essere considerato trainante quando ha un peso notevole sul totale della produzione nel Paese o del valore aggiunto (che è la differenza tra la produzione e i suoi costi). La crescita, anche modesta, di un settore che rappresenta una quota particolarmente ampia dell’economia può avere infatti un impatto non indifferente sulla crescita generale, e dunque trainarla.

2- un settore può essere considerato trainante se, nonostante abbia un peso relativamente basso sul Pil, registri comunque una forte crescita. Per esempio se un settore vale il 5 per cento del Pil e la sua produzione aumenta del 10 per cento in un anno, il peso sulla crescita generale sarà di 0,5 punti percentuali, un dato notevole. 

Alla luce di queste due interpretazioni, vediamo se effettivamente il turismo fa da “traino” all’economia. Chi vivrà vedrà…
Nord e Sud a diverse velocità

La ripresa appare a più velocità. Il Sud e le Isole sono l’area che chiude l’anno con i valori di più bassa crescita: +4,4%. Si registrano, inoltre, aumenti al di sotto della media nazionale anche per il Nord Est (+7%) a differenza del Nord Ovest (+11,7%) e del Centro (+10,4%) dove le stime riportano invece una crescita di oltre 2 punti percentuali rispetto alla media.
Le città d’arte al primo posto
Nella ricettività alberghiera ed extralberghiera, il movimento è stimato in crescita del +9,3% con le presenze turistiche che si attestano a 276,2 milioni, mentre l’extralberghiero si fermerebbe al +6,1% con 169,1 milioni di pernottamenti. Tutte le aree-prodotti registrano nell’insieme aumenti della domanda turistica. Ma tra quelle più apprezzate nel 2023, conquistano il primo posto della classifica le strutture ricettive delle città/centri d’arte (+11,4%) e della montagna (+11,1%). Stime altrettanto positive emergono per le strutture attive nelle aree rurali/collina (+10,3%) e del termale (+10,2%). Buoni, inoltre, i risultati anche per le località dei laghi (+9,6%) ed “altro interesse” (+9%).

Il rallentamento del balneare

A frenare, nel corso dell’anno, è il settore balneare: la stima riporta infatti la crescita più bassa dei flussi turistici (+3%), soprattutto a causa della flessione della domanda italiana.

Il turismo dimostra ancora una volta di essere settore trainante per l’economia di tutto il Paese e la sua resilienza, ma bisogna continuare a sostenerlo», afferma Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti.
Per il 2024 emerge infatti qualche elemento di incertezza: per il 59,6% delle imprese intervistate, infatti, la prima parte dell’anno dovrebbe caratterizzarsi con un trend di stabilità (nel primo trimestre 2023 la crescita media della domanda raggiunse il +30%). Per il 19,7%, invece, le aspettative sono di un incremento dei flussi e il 20,7% circa prevede, infine, un decremento dei flussi turistici. Gli imprenditori che hanno manifestato una preoccupazione maggiore sono quelli attivi nelle località marine e nelle aree rurali e di collina. Un po’ più di ottimismo traspare, invece, da parte delle imprese nelle città e centri d’arte.

Ricordiamo che anche Taranto dal 2019 e’ città d’arte e nei del terzo settore ci aspettiamo maggiori attenzioni istituzionali.

VOCAZIONE TURISTICA ED AGROALIMENTARE OPPURE OTTURAZIONI STAGNANTI

Questo il dilemma a Taranto sviluppo vocazione turistica o testarde posizioni industriali? Ci sono diverse misure e proposte che andremo ad esporre e cercare di studiare in questo periodo.
Che la vocazione turistica ed agroalimentare potrebbe contribuire o ridurre la dipendenza dall’industria é una certezza, é complicato svilupparla nel breve periodo, ma un buon cammino inizia dai primi passi.
Finalmente c’e’ la presa di coscienza in merito al turismo diventato la 1° industria italiana con pil del 13%, lo si apprende da Il Sole 24 Ore. E’ una grande fonte economica dove le professionalità vanno organizzate, per questo si investirà anche in formazione inerente il settore, sappiamo tutti che un domani potrà divenire un volano importante per l’economia anche della Provincia di Taranto ma attualmente non basterebbe, quindi diversi saranno i settori economici e produttivi che serviranno per ridistribuire le economie.
Il Ministero del turismo sostiene che il contributo complessivo che il turismo apporta all’economia nazionale è ben più alto della quota PIL che viene assegnata dalle statistiche.
Taranto è una città con tutta la provincia che ha una grande valenza turistica culturale e naturalistica. Le potenzialità nel Settore Primario sono notevoli ma bisogna abbinare diversi anche di altri settori in merito all’economia di sviluppo veloci per un territorio che ha bisogno e diritto subito di diversificare gli introiti economici, sviluppando anche le alternative all’industria come indicate anche dalla comunità europea in merito allo sviluppo sostenibile.
Siamo consapevoli che anche se riuscissimo a recuperare il recuperabile dei territori questo non basterebbe nell’immediato e dovremmo affiancare altro nelle progettualità.

Proprio a Taranto ci sono stati e ci sono ancora i terreni tra i più fertili della Puglia, oggi purtroppo inquinati dall’industria pesante ed impoveriti da una agricoltura basata su concimi di sintesi e prodotti chimici impiegati per il diserbo e la lotta alle malattie delle piante. Queste sostanze uccidono la vita del suolo rendendolo progressivamente sterile e soggetto all’erosione; la mancanza di sostanza organica poi riduce drasticamente la capacità del terreno di trattenere l’acqua, per cui le coltivazioni richiedono un costante ulteriore apporto idrico. Pertanto parte dei suoli agricoli del nostro territorio, dopo oltre 2500 anni di coltivazioni, hanno perso gran parte della loro fertilità, non dovrebbero essere messi a riposo come sottolinea il Dott. for. Vito Crisanti, già responsabile del WWF ed attuale presidente dell’A.N.T.A. (Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente).

Sappiamo che per parlare di storia e beni culturali ed archeologici del nostro territorio, occorre almeno una settimana di permanenza a Taranto per solo iniziare ad introdursi nella conoscenza del nostro patrimonio. Per questo chiederemo a qualche tour operator di cercare di aumentare la permanenza a Taranto.
Il momento più luminoso della Città di Taranto è senza dubbio riconducibile al periodo Ellenico, della Magna Grecia; gli Spartani, un popolo guerriero che una volta stabilitisi a Taranto si sono trasformati progressivamente in abili pescatori, agricoltori e artigiani divenendo capaci imprenditori che hanno commercializzato gli ottimi prodotti del territorio in tutto il Mediterraneo e nel mondo.
Pertanto oggi dobbiamo ripartire dalla ricchezza locale, valorizzando le produzioni ed imparando a ben commercializzarle, se desideriamo un futuro migliore; facciamo in modo che la nostra non sia più considerata la Città del sacrificio, come é stato dichiarato anche dall’Onu. La città comunque vuole cambiare, lasciarsi alle spalle la monocoltura dell’acciaio (…..abbiamo dato per 60 anni…) ed intende aprirsi verso una nuova economia rispettosa dell’ambiente e che valorizzi le nostre radici. La bellezza salvera’ il mondo, diceva Dostoevskij.

A Taranto la Natura è particolarmente generosa e sul Secondo Seno del Mar Piccolo ha dato vita ad una colonia di Aironi; sempre nel Mar Piccolo vi sono inoltre i cavallucci marini (ben 4 specie), Tartarughe Caretta, la Pinna nobilis ed in Mar Grande un’ incredibile nursery di Delfini.
Per proteggere l’Ambiente ma anche per creare un nuovo modello di sviluppo economico, alternativo alla industrializzazione, sostenibile e rispettoso è stata proposta alla Regione Puglia (per iniziativa del dott. Vito Crisanti) l’ istituzione del Parco Regionale Naturale del Mar Piccolo, avvenuta poi il 21 settembre del 2020 con L.R. 30/2020.
Riguardo al turismo, che possiamo definire delle “radici”, occorrerà prepararsi per accogliere in modo adeguato l’ondata turistica non tanto delle crociere (un turismo mordi e fuggi) quanto quello del giubileo 2025, dei cammini e dei giochi del mediterraneo 2026.
In Puglia per simili motivi sono state chiuse numerose stalle ed a Taranto si ricorda ancora il dramma vissuto dalla Masseria Carmine della Famiglia Fornaro quando lo Stato mostrò il suo lato peggiore allorchè sequestrò senza preavviso e fece macellare gli oltre 400 ovini dell’azienda perché contaminati da diossina.
L’impiego delle piante erbacee a ciclo annuale (es. la canapa) risulta più semplice e meno vincolante, proprio come ha iniziato a fare 3 anni fa la Famiglia Fornaro.
Il terreno non dovrebbe può essere reso sterile con l’indebolimento delle difese organiche, le difese immunitarie ad esempio degli uomini spesso sono compromesse dall’ambiente, le piante in quanto esseri viventi ne risentono e hanno l’ indebolimento delle loro di difese che insistono nelle radici.

Diverse piante possono e sono in grado di assorbire e/o metabolizzare a seguito trasformando le sostanze dei terreni, facendoli diventare meno dannose e innocue. Il processo é lungo bisogna quanto prima iniziare, gli spunti sono tanti per fare in modo che il nostro ambiente sia messo in condizione di poter realizzare un processo di detossificazione. Sappiamo che non bastano solo i processi di detossificazione ma bisognerebbe subito nelle progettualità programmare attività alternetive da sviluppare contemporaneamente per dare lavoro immediato.

Il pianeta è sempre più in sofferenza. Sappiamo che si dovrebbero limitare le emissioni, proteggere gli alberi in vita e piantarne di nuovi. Solo così potremmo far assorbire sempre più CO2 e immettere ossigeno, regolando in modo naturale temperatura ed umidità cercando di rallentare il più possibile il riscaldamento globale.
Per trovare soluzioni ed individuare fondi evidenziamo un evento informativo del 27/01/2023 dell’ Europarlamentare Rosa D’Amato a Taranto, inerente il nuovo fondo Europeo JTF che prevede investimenti per 800 mln di euro sul territorio tarantino con i quali fondi si potrebbero proprio finanziare in parte quello che serve in questo momento…

Questi che abbiamo fatto sono solo esempi di buone pratiche, ma in generale visto che i fondi ci sono, si dovrebbe subito inserire, abbinare e paensare ad altri progetti ed altre economie, che possano rendere i progetti dei tarantini appetibili e di gradimento alla comunità europea, attenendoci ai paramenti concessi, per attingere a questi fondi, per ridistribuire la ricchezza ai cittadini in gravi sofferenze attuali e prossime.
Non dobbiamo più combattere contro i mulini a vento ma creare progettualità e soluzioni.
Il nostro auspicio é che con progetti e fondi si possa dare una seria sterzata alla macchina di sviluppo Tarantino, che con progetti e fondi si possa dare una seria sterzata alla macchina di sviluppo Tarantino. Parlando di prevenzione per il futuro e per evitare l’insorgere del cancro, bisognerebbe impedire il più possibile l’esposizione alle sostanze che lo provocano, per migliorare la qualità della vita e lo sviluppo sostenibile si potrebbe pensare anche ad un centro di ricerca inerente le terapie integrate a quelle già esistenti in campo oncologico.

Si ringraziano il Dott. for. Crisanti, Il Dott. Rapetti, il Dott. Lincesso e Pieraldo Patano con le dirette di SOSpodCast
ph Mino Lo Re


Questo il video integrale del 27-01-2024 con la Parlamentare Rosa D’Amato


Qui solo l’intervento di Rosa D’Amato