LA BARCA

Un’autentica esplosione di gusto e di sapori. Creatività, ricerca e passione sono certamente i tre ingredienti principali che racchiudono la nostra vera essenza. Un viaggio sensoriale alla ricerca delle migliori combinazioni di sapori. Una vera e propria esperienza da vivere in cui l’eccellenza della materia prima danza con l’esaltazione del gusto.

CASTELLO SPAGNOLO

Il Castello Spagnolo -Sala ricevimenti è una cornice ideale e sede prestigiosa per eventi speciali come matrimoni, battesimi, comunioni, meeting, convegni, conferenze stampa. Il Castello è la location perfetta per chi desidera, nel giorno più bello della propria vita, accarezzare la storia rimescolata ad un tempo moderno attento ai dettagli e alle perfette asimmetrie di originalità che lo rendono unico nei suoi dipinti, nei ritratti, nelle volte a crociera.
Ogni donna ha il diritto di sentirsi una regina e vivere una favola almeno per quel giorno 

LA PARANZA

Cucina italiana e mediterranea. Qui puoi condividere ottime spigole, spaghetti alle vongole e antipasti con gli amici trascorrendo piacevolmente il tempo. In questo ristorante potrai avere ineguagliabili creme al forno, tiramisù e gelato.

VILLAGGIO SAN GIOVANNI

Immerso in uno splendido paesaggio a contatto con la calda natura pugliese, sorge il Villaggio San Giovanni. La struttura è costituita da una antica masseria fortificata del 1300, sapientemente restaurata, appartenuta ai duchi di Spagna D’Ayala Valva, grandi proprietari terrieri.

Oggi il Villaggio San Giovanni è di proprietà della famiglia Venneri che con gusto e sobrietà l’ha ristrutturata, mantenendo comunque inalterata l’atmosfera tipica delle masserie pugliesi dove laboriosamente i nostri nonni contadini svolgevano le loro attività.

SUD MAR GRANDE RISTORANTE

Uno storico albergo di Taranto diventato parte integrante della catena Mercure. E all’interno della struttura un ristorante con un’ampia e luminosa sala pranzo direttamente affacciata sul Mar Grande, con vista panoramica sulla costa ionica, sul Capo San Vito e sull’isola di San Pietro.

TARANTO

Le sue origini, secondo un’antica leggenda, risalgono a circa 1200 anni prima della fondazione di Roma, quando Tiras (o Taras) figlio di Nettuno, approdò nei pressi dell’attuale città, ove é oggi la foce del fiume Tara. Fu una città che contava circa trecentomila abitanti e accumulava ricchezze immense per la feracità del suolo, per gli attivi commerci, per le celebri industrie dell’aureo bisso e della meravigliosa porpora e per le sue famose scuole filosofiche.
La città, grazie alla sua posizione strategica al centro dell’omonimo golfo, alla fertilità del suo territorio e al commercio, divenne una delle più importanti póleis della Magna Grecia. Diede i natali agli intellettuali ArchitaAristossenoLivio AndronicoLeonida ed Eraclide di Taranto nonché ad atleti le cui gesta divennero famose in tutto il mondo greco, come Icco e il cosiddetto Atleta di Taranto.

PALAGIANELLO

Centro storico con l’antico casale rinascimentale e le case a schiera disposte a quadrilatero a cui si accede dalla porta dell’orologio e che racchiude la chiesa di S. Pietro con in alto il castello tutti risalenti al XVI secolo, villaggio trogloditico, case grotte distribuite su vari livelli e collegate tra loro, chiese rupestri quasi tutte affrescate (S. Nicola, SS. Eremiti, S. Andrea, S. Gerolamo, S. Lucia), Santuario della Madonna delle Grazie restaurato dopo il crollo degli anni ‘ 70, parco naturale attrezzato, la rappresentazione del presepe vivente che si svolge nelle grotte, sullo spalto orientale della gravina, durante le festività natalizie.

ROCCAFORZATA

Gli abitanti si chiamano Rocchesi. In un territorio già frequentato in epoche remote, fu un fortezza iapigia e della Magna Grecia (V secolo a.C.). Il “Casalis Rocae” è citato nel Basso Medioevo, quando, tra il Trecento e il Quattrocento, fu interessato dalle trasmigrazioni, spesso cruente, degli Albanesi. I primi feudatari furono famiglie nobili di stirpe albanese: Mathes (o Mathy), Renesi, Busidio. Nel Quattrocento fu fortificata con un castello. Dal Settecento all’Ottocento fu feudo dei Chiurlya. Diventato comune autonomo, progredì nelle colture agricole e nelle attività artigianali della lavorazione della pietra.

MOTTOLA

Sorta in una zona già abitata in epoca preistorica, acquistò importanza nel Medioevo come fortezza dei Bizantini. Assalita e distrutta dai Normanni nel 1102, fu ricostruita ed eretta in contea da Riccardo d’Altavilla; successivamente fece parte del principato di Taranto e dal 1653 fu feudo dei Caracciolo. Divenuta libero Comune con la costituzione dello Stato unitario, progredì speditamente facendo leva sulle proprie risorse materiali e intellettuali. Gli ultimi decenni del Novecento hanno visto un sensibile ammodernamento delle attività colturali e zootecniche accanto alla nascita di un cospicuo tessuto manifatturiero.